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01Giu

All’indomani dell’evento che si è svolto il 28 e 29 maggio, è possibile dire che la strategia messa in campo dal Gal Risorsa Lomellina, che ha promosso la manifestazione nel contesto del progetto internazionale “Orizzonti Rurali”, ha veramente colpito nel segno. Lo scopo di incentivare il turismo di prossimità, a vantaggio dello sviluppo locale, nelle aree geograficamente e culturalmente vicine alle metropoli ha raggiunto il suo obiettivo La rassegna che ha animato la terra tra Po, Ticino e Sesia è infatti riuscita a dimostrare che è possibile creare attrattività partendo dai propri punti di forza, attraverso proposte coordinate e campagne promozionali mirate. Lo dicono i numeri: un centinaio i partecipanti ai tour guidati, altrettante le richieste per le visite in garzaia, oltre 120 le presenze alla Tenuta San Marzano Mercurina di Pieve del Cairo, sold out in pochi giorni la masterclass sul riso con Tessa Gelisio, numerose le visite individuali a cascine e agriturismi, più che riuscita in termini di pubblico la mostra d’arte “Orizzonti” organizzata dalla Pro Loco di Mortara. Senza dimenticare le auto elettriche messe a disposizione da E-VAI car sharing, molto apprezzate da chi ha scelto di usufruirne. In altri termini, il passaggio dal lato teorico a quello pratico ha confermato come la Lomellina possa essere terra di turismo, facendo leva su quanto di meglio ha da offrire ai visitatori. E in questo meccanismo il cibo è la componente fondamentale, come ha potuto constatare chi ha partecipato alla masterclass del riso tenutasi sabato alle 18:30 presso la Pila di Sartirana. Molte e variegate le iniziative per raccontare il territorio al pubblico milanese, invitato a scoprire una destinazione accogliente a meno di un’ora da casa. Per tutto il week end, una festa diffusa, con cascine aperte, degustazioni e tour guidati: la terra delle risaie spalanca le porte ai visitatori con due giorni di festa diffusa “La soddisfazione maggiore è stata quella di aver portato nel mondo reale, con persone reali, ciò che per mesi abbiamo teorizzato – commenta Luca Sormani, direttore del Gal Risorsa Lomellina – cioè che una Lomellina a misura di turista non solo è possibile, ma è una carta vincente a tutti gli effetti. È stato un grande spot del nostro territorio, certamente più efficace di qualsiasi convegno. Siamo davvero grati a tutti i partner che ci hanno accompagnati in questo percorso.” LA MASTERCLASS DEL RISO Non potevano mancare momenti e iniziative per mettere in mostra le eccellenze locali. Tra queste figura a pieno titolo la gastronomia – con la risicoltura in primissimo piano – protagonista assoluta della masterclass culinaria che ha presentato al pubblico sei piatti preparati con altrettante varietà del cereale simbolo della Lomellina: Riso Lomello (dell’Azienda Agricola Santa Maria dei Cieli di Mede), Carnaroli classico Riserva Alberona (dell’Azienda Agricola Cascina Alberona di Mortara), Baldo (dell’Azienda Agricola Zerbi di Pieve Albignola), Riso Artiglio (della Società Agricola Massino di Sartirana), Riso Rosso (dell’Azienda Agricola Marta Sempio di Valeggio) e Rosa Marchetti (dell’Azienda Agricola Cascina Bosco Fornasara di Nicorvo). MENÙ SPECIALI E CASCINE APERTE Negli agriturismi della zona è stato possibile assaporare le tipicità lomelline con menù degustazione a prezzo speciale, mentre le aziende agricole hanno accolto i visitatori nella prima edizione di “Cascine aperte”, iniziativa che permette al pubblico sia di scoprire i luoghi della risicoltura, sia di acquistare prodotti tipici a chilometro zero.